FONTI: KAI-YOU (21 MAGGIO 2021), Edomonogatari
INTERVISTA DI ICHISHI IIDA
Traduzione a cura di @IlFavolosoTarlo
Per celebrare la prima dell’anime Pretty Boy Detective Club nell’aprile 2021, abbiamo invitato due ospiti per una chiacchierata: Maaya Sakamoto, che ha doppiato Shinobu Oshino (Kiss-Shot Acerola-Orion Heart-Under-Blade) nella serie Monogatari e che ora interpreta Mayumi Dojima in Pretty Boy Detective Club, e NISIOISIN, che ha creato entrambe le opere.
“Perché mi ha scelto per il ruolo di una studentessa di scuola media?” Sakamoto ha aperto la conversazione con questa semplice domanda sul suo nuovo ruolo. Abbiamo poi scavato nei meccanismi interni unici dello studio di animazione Shaft, nelle somiglianze e differenze tra Monogatari e Pretty Boy Detective Club, così come nell’ossessione di NISIOISIN per i misteri.
La prima attrice a comparire in due anime di NISIOISIN x Shaft (?)
Nisio: Sai, sono passati quasi 10 anni da quando ho lavorato per la prima volta con Sakamoto-san sull’anime Nisemonogatari.
Sakamoto: Nisio-san si fermava sempre alle nostre sessioni di registrazione e ci portava cose buone da mangiare.
Nisio-san, come si è sentito quando Sakamoto-san è stata scelta come Mayumi in Pretty Boy Detective Club?
Nisio: All’inizio di Bakemonogatari, il comitato di produzione aveva questa grande idea che se Shaft avesse animato Monogatari, Zaregoto e qualsiasi altra mia serie, nessuno dei loro cast si sarebbe dovuto sovrapporre.
Ma man mano che il numero dei personaggi aumentava, questa politica alla fine ha raggiunto il suo punto critico e Sakamoto-san è tornata sulla scena. Così, quando il team di produzione dell’anime mi ha detto che stavano pensando di chiederle di interpretare Mayumi, ho subito risposto: “Fate pure!”
Per cominciare, Kiss-Shot e Shinobu in Monogatari dovrebbero essere considerati lo stesso ruolo? Tenendo conto delle varie età e forme di Kiss-Shot, mi sembra che Sakamoto-san abbia già interpretato cinque miei personaggi diversi prima di Mayumi. E considerando la versione maschile di Mayumi, ecco che è un altro doppio ruolo.
Sakamoto: La cosa interessante di Mayumi è che non si comporta come un ragazzo anche quando è vestita come tale. Poiché il suo aspetto è l’unica cosa che cambia, non la tratto come due ruoli separati. Anche se devo dire che Mayumi cresce come persona dopo ogni episodio.
All’inizio, dovevo costantemente ricordarmi di comportarmi come una liceale… Ma ora è tutto automatico. [ride] Più l’interiorità di Mayumi si mostra, meno sforzo ci vuole per interpretarla bene – sono stranamente ben adatta a lei.
Nisio: Come distingui i ruoli di Shinobu e Mayumi nella tua mente?
Sakamoto: Shinobu e Mayumi sono così diverse in termini di voce e di età che posso distinguerle con facilità. Occupano parti totalmente separate del mio cervello.
Come ti è stato offerto esattamente il ruolo di Mayumi?
Sakamoto: La loro proposta è stata: “Pensiamo che saresti perfetta per l’eroina del liceo in questa serie”. Non avevo ancora letto il materiale originale, quindi mi sono detta: “È da un po’ che non interpreto una liceale. Andrò bene?” Ma dato che era una delle serie di Nisio-sensei, ho pensato che dovevano avermi avvicinato per un motivo e ho accettato il ruolo.
Poi ho letto il romanzo e ho gridato: “Aspetta, è una ragazza delle medie!” in uno slancio drammatico. [ride] È stato buffo, raramente vengo scritturata per interpretare ragazze di quell’età. I cinque doppiatori che hanno assunto per gli altri Pretty Boy Detectives erano relativamente giovani, così ho accettato il lavoro senza capire bene perché avessero chiesto proprio a me di interpretare una ragazza delle medie.
Prima di registrare l’episodio Uno, ho persino detto a quei colleghi: “Scusate se vi faccio perdere tempo, oggi mi sento persa”. Ero così in ansia che ho dovuto chiedere a Nisio-san, che è venuto a trovarmi, se stavo interpretando Mayumi correttamente. Ogni volta che il regista e il direttore del suono approvavano le mie registrazioni di prova, ero sempre più confusa. [ride]
Ma man mano che la storia progrediva e la personalità di Mayumi veniva fuori, l’ho trovata molto vicina alla prospettiva di una donna. Non è il tipo di ragazza che i ragazzi sognano; è il tipo di ragazza la cui modestia ti fa dire: “Ah, probabilmente ero proprio come lei alle medie”. Così, ho deciso che sarebbe stato meglio ritrarla in modo realistico.
Cosa differenzia Pretty Boy Detective Club da Monogatari
Quali sono le somiglianze e le differenze tra la Monogatari Series e Pretty Boy Detective Club?
Sakamoto: Una somiglianza è… che sono entrambi pieni di parole. [ride] Anche se sapevo cosa aspettarmi perché Shinobu aveva un sacco di scene ricche di dialoghi in Monogatari, ho anche ricordato quanto fosse stressante per (Hiroshi) Kamiya-san interpretare il personaggio principale, Koyomi Araragi. E in questa serie, il doppiatore di Nagahiro, (Ban) Taito-san, aveva un monologo che andava avanti per sei pagine di fila – forse gli è andata anche peggio di me.
Nisio: Monogatari e Pretty Boy Detective Club deformano entrambi i tuoi standard su quanto dialogo dovrebbe esserci in un anime.
Sakamoto: Per quanto riguarda le differenze, beh, i protagonisti sono di sesso opposto. Ma quando il gioco si fa duro, penso che Koyomi sia qualcuno che mostra un profondo senso di accettazione. Non posso ancora dire lo stesso di Mayumi.
Nisio: In origine, Mayumi non doveva entrare nel club dei Pretty Boy Detective. Solo dopo essermi reso conto che aveva il kanji per “bellezza” (美) nel suo nome (眉美) ho deciso di farla diventare un membro.
Sakamoto: Eh? [ride]
Nisio: Nah, ti sto solo prendendo in giro. [ride] Durante la scrittura, ho notato che Mayumi si lasciava facilmente trascinare nel fare cose strane, così l’ho fatta entrare nel club. Come risultato, è diventata un’eccellente supporto per i membri del Pretty Boy Detective Club.
Sakamoto: Mi chiedo se Mayumi si comportasse il più normalmente possibile a scuola e a casa. Si è sentita più libera di esprimersi solo dopo aver incontrato i cinque Pretty Boy Detective.
È simile a come Koyomi è cambiato dopo aver incontrato tutte quelle persone nel corso di Monogatari. Come adulta io stessa, è sorprendente e abbagliante vedere entrambi maturare costruendo il tipo di relazioni che sono esclusive degli adolescenti. Sono l’immagine stessa della gioventù.
Nisio: L’anime Pretty Boy Detective Club mi fa male al cuore. Nel senso che mi fa sentire vecchio.
Ho iniziato a lavorare sui loro romanzi più di cinque anni fa, quindi guardo la serie pensando tra me e me: “Ehi, ho scritto quella battuta! Ma scriverei la stessa cosa oggi?”. Posso rilevare tracce del mio io più giovane nella scrittura.
Anche se ho avuto diversi miei lavori animati, è passato un po’ di tempo dall’ultimo che è andato in onda, quindi provo la stessa gioia iniziale e lo stesso imbarazzo che ho provato quando Bakemonogatari ha ricevuto un adattamento anime.
Sakamoto-san ha menzionato la parola “gioventù”, ma il mio obiettivo con Pretty Boy Detective Club era quello di ritrarre ragazzi delle scuole medie – ancora più giovani di Araragi e dei suoi amici in Monogatari – che si riuniscono nell’aula di arte dopo le lezioni per stare insieme. Ho cercato di mantenere l’atmosfera leggera.
Come si evince nell’anime, a volte la Monogatari Series diventa incredibilmente oscura. Ho fatto del mio meglio per evitare il ripetersi di quella situazione, eppure… la “gioventù” è un argomento difficile. Ho reso giustizia?
Sakamoto: [ride] Ho interpretato Pretty Boy Detective Club come una storia sulle gioie di fare e avere amici. Anche se la trama coinvolge una ragazza in un mare di ragazzi attraenti, non segue il cliché dei rapporti che si “vivacizzano”.
Nisio: Non sarà mai una commedia romantica, e la considero una vittoria.
Neanche Monogatari doveva essere una commedia romantica, Araragi e Senjogahara originariamente non dovevano uscire insieme. Araragi avrebbe dovuto essere un pezzo di ferro che aveva abbandonato i suoi desideri terreni e perso la propensione all’innamoramento giovanile… ma questa idea è andata in pezzi dopo due racconti. [ride] Il resto è storia.
Al contrario, Pretty Boy Detective Club rimane fedele alle sue idee. Ecco perché Mayumi diventa più cattiva col tempo.
Sakamoto: Ogni volta che Mayumi chiama qualcuno “feccia”, mi chiedo se meriti quell’insulto. Sono io la feccia? [ride]
Nisio: Diventa sempre più grintosa man mano che la storia procede, il che è insolito tra i miei personaggi.
Araragi, per esempio, trova la sua vocazione e alla fine raggiunge la pace interiore. Nel frattempo, Mayumi è sempre più aggressiva. Avevo quasi dimenticato che aveva iniziato come umile cliente fino a quando ho visto l’anime e ho rivisto il suo aspetto iniziale per la prima volta dopo tanto tempo.
Sakamoto: È vero.
Nisio: …Forse è stato duro da parte mia etichettarla come “cattiva”.
Sakamoto: [ride] È rinfrescante vederla presa in giro e tormentata, però.
Nisio: È divertente scrivere che i suoi compagni di club la riconoscono come una grande aggiunta alla squadra. Una volta Mayumi aveva pensato vagamente di fare da intermediaria tra il Detective Club e i suoi clienti, ma ha cambiato idea. Grazie alla sua decisione, ho avuto molte storie da raccontare.
Shinobu ha sovvertito le aspettative del pubblico in modo simile. In Bakemonogatari, era un guscio di vampiro che stava sempre seduto in silenzio. Poi in Nisemonogatari, ha iniziato a parlare e si è trasformata nella spalla di Araragi, tutto di sua iniziativa.
Sakamoto: Ahh, ho percepito che anche Mayumi tende ad avere una mente propria. Alcune delle frasi che ho detto e dei rumori che ho fatto in studio erano cose che non erano mai uscite dalla mia bocca prima.
Non sono mai stata il tipo che rimugina sulle sessioni di registrazione, quindi ci sono momenti al lavoro in cui reagisco spontaneamente nel personaggio durante i botta e risposta con gli altri attori. Sarebbe stato un peccato se la pandemia di COVID avesse messo fine a questi miracoli impedendoci di riunirci di persona. Fortunatamente, l’intero cast di Pretty Boy Detective Club è in grado di registrare insieme, anche se in due stanze separate.
Dobbiamo parlare attraverso le tende che ci dividono nello studio di registrazione, [ride] ma ho ancora la sensazione che stiamo facendo miracoli recitando nello stesso posto allo stesso tempo.
Le sessioni di registrazione di Pretty Boy Detective Club avevano un’atmosfera diversa da quelle di Monogatari?
Sakamoto: La particolarità di Pretty Boy Detective Club è che il nostro cameratismo, l’identità del gruppo e il lavoro di squadra si rafforzano ad ogni episodio che passa.
Monogatari, invece, si concentrava di più sui punti di forza individuali dei suoi personaggi. Il cast era pieno di attori unici che hanno dato performance incredibili, e il modo in cui ci siamo incoraggiati a vicenda senza dover dire una parola ha reso il posto di lavoro eccitante. Ovviamente eravamo come una famiglia dopo aver passato così tanto tempo insieme, ma non c’erano molte interazioni o relazioni paritarie tra i personaggi femminili. Era l’opposto di Pretty Boy Detective Club.
Nisio: Con la serie Monogatari, ho approfondito un personaggio per arco narrativo scrivendo le loro conversazioni individuali con Araragi. Ma con Pretty Boy Detective Club, ho cercato di rappresentare personaggi che operano sempre come una squadra. Anche se questa volta ho avuto solo la possibilità di assistere alla sessione di registrazione del primo episodio. Ero così ispirato che ne ho scritto un nuovo volume subito dopo.
Sakamoto: Quando il cast l’ha saputo, abbiamo detto: “Il fatto che abbia preso in mano la penna significa che siamo stati bravi, giusto?” e abbiamo tirato un sospiro di sollievo.
Nisio: Era come se tutti voi mi mostraste come dovevano suonare i personaggi attraverso le vostre interpretazioni. Non ho considerato che queste storie potevano un giorno essere animate quando le ho scritte, quindi ho incluso cose come “Nagahiro l’oratore ha l’abilità di un doppiatore” senza una voce specifica per lui in mente.
Sakamoto: Leggendo i romanzi ho pensato: “Chiunque venga scritturato per il ruolo di Nagahiro deve essere all’altezza di standard elevati!” [ride]
Nisio: Prima di Pretty Boy Detective Club, Shaft e voi doppiatori avevate dato vita ad altri miei romanzi che contenevano assurdità che dovevano avere senso solo sulla carta. Ma sono felice di dire che le mie aspettative sono state spazzate via ancora una volta.
La bellezza di un cielo stellato – un aspetto chiave della premessa – appare sia nella sequenza iniziale che in quella finale, lo stesso spettacolo che appariva verso la fine di Bakemonogatari appare ora nel primo episodio. Sono sicuro che vi rendete conto di quanto io ami i cieli stellati dopo aver visto questi anime.
Sakamoto: L’animazione del libro di fiabe per il discorso di Mayumi sui sogni era assolutamente stupenda. Ogni volta che ho un lungo monologo, mi preoccupo che sia difficile da seguire o che sembri troppo monotono. Per fortuna, la regia artistica di Shaft ha permesso un ritmo rapido.
Anche se non riesco ad esprimere tutto con la mia voce, posso contare sulle immagini per trasmettere espressioni e movimenti che non avevo preso in considerazione. Purtroppo non avevamo un sacco di filmati con cui lavorare al momento della registrazione, quindi il regista ci ha detto: “Fate quello che vi sembra giusto, possiamo sempre modificare l’animazione più tardi”. Questo è ciò che mi ha permesso di avere un approccio più flessibile.
Richieste irragionevoli nate da immagini indescrivibili
Sakamoto-san, quali istruzioni ti ha dato il direttore del suono riguardo alla recitazione?
Sakamoto: Ha detto: “Voglio che la tua interpretazione di Mayumi sia il meno convenzionale possibile”. Oltre ai dialoghi previsti dal copione, in questo show ci sono improvvisazioni, urla, ansimi… Ci sono molte parti in movimento.
Prendete, per esempio, la scena in cui Mayumi cammina fischiettando per nascondere la sua inquietudine, e i suoi fischi diventano sempre più deboli fino a fare a malapena rumore. O la scena in cui lei prende lezioni di voce da baritono da Nagahiro, e lui le dice di usare la voce più bassa possibile. È stato divertente e allo stesso tempo impegnativo capire come avrei potuto recitare in un modo non convenzionale.
Normalmente avrei ricevuto istruzioni dettagliate come: “Per favore fai dei respiri affannosi”. Invece, mi è stato ripetutamente chiesto di fare strani rumori che non avresti mai sentito dalla protagonista femminile di un altro anime. Di solito non ci è permesso di alterare le nostre performance tra le prove e il definitivo, ma ho deliberatamente provato un approccio diverso per ogni ripresa, dato che non c’erano regole, e il direttore del suono ha usato alcune di queste riprese di prova nel montaggio finale.
Nisio: Sono state fatte richieste così irragionevoli agli altri membri del cast?
Sakamoto: Lo erano. Non era scritto nelle sceneggiature che abbiamo ricevuto in anticipo, ma ci è stato chiesto di improvvisare gli spezzoni di noi che sgambettavamo sulla spiaggia una volta arrivati in studio. Mayumi e Hyota in particolare si agitavano molto sullo sfondo mentre gli altri personaggi parlavano.
Nisio: Monogatari non aveva davvero nessuna chiacchiera di fondo: raramente c’erano più di tre persone alla volta sullo schermo. Intanto, Pretty Boy Detective Club prospera sulle dinamiche di gruppo.
Sakamoto: Sosaku è l’unico con cui Mayumi interagisce raramente, dato che non parla molto. C’è una grande disparità nella quantità di battute di ogni personaggio.
Nisio: Sosaku doveva essere qualcuno che avrebbe parlato solo una volta per libro. Nel Pretty Boy Detective Club, gli opposti polari come il capo di una banda e il presidente di un consiglio studentesco si completano a vicenda per bilanciare la squadra – ho creato un personaggio silenzioso sulla stessa linea. Ecco perché Sosaku parla solo una volta ogni due o tre episodi nell’anime.
A proposito di questo, lo staff mi ha chiesto se potevano almeno far ridacchiare Sosaku nel primo episodio in modo che i nomi di tutti potessero essere nei titoli di coda, e io ho dato loro il via libera.
Quindi c’è una scena originale dell’anime nell’episodio 1 in cui Sosaku ridacchia, che ha permesso a “Sosaku Yubiwa: Gen Sato” di comparire nei titoli di coda. Un’altra chicca che dà un’idea della solidarietà del team di produzione.
Incontri con Ranpo
Pretty Boy Detective Club è pieno di omaggi a Edogawa Ranpo. Qual è la tua storia con Ranpo, Nisio-san?
(NdT: Edogawa Ranpo è un acclamato autore di gialli vissuto dal 1894 al 1965)
Nisio: La mia introduzione a lui è stata probabilmente Strange Tale of Panorama Island. Quando studiavo la storia della letteratura moderna, le opere di Ranpo e della generazione di Seishi Yokomizo erano una lettura obbligatoria.
Avevo consumato molta della sua roba prima di sapere chi fosse, anche se non credo di aver letto la serie Boy Detectives Club se non più tardi. Molte delle storie di Ranpo sono state adattate in serie televisive, film e manga, quindi mi sembrava di averne già lette alcune quando in realtà non era così. Sono stati spesso citati anche in altri romanzi gialli, quindi sapevo di cosa trattasse la maggior parte di essi molto prima di leggerli.
A proposito, non sarebbe controverso se scrivessi Pretty Boy Detective Club senza aver letto Boy Detectives Club? [ride] Ecco perché mi sono assicurato di rileggere tutte le opere di Ranpo mentre lavoravo a questa serie. Da adulto, ho trovato che The Fiend with Twenty Faces fosse un cattivo più convincente. Sakamoto-san, ha letto qualcosa di Ranpo?
Sakamoto: Ho letto l’intera collezione del Boy Detectives Club nella biblioteca della mia scuola elementare. Kobayashi era il mio personaggio preferito.
A quei tempi, la gente chiamava i miei gusti “raffinati” quando dicevo che il mio autore preferito era Edogawa Ranpo. Siccome pensavo che scrivesse soprattutto divertenti romanzi d’avventura, mi dicevo: “Raffinata? Come?” È stato dopo che sono cresciuta e ho letto The Human Chair e The Caterpillar che ho finalmente imparato che tipo di autore fosse. [ride] Nisio-san, hai sempre voluto scrivere qualcosa di simile a Ranpo?
Nisio: No, non è stato necessariamente così. In realtà stavo cercando di creare una squadra di detective per rivaleggiare con Kyoko Okitegami nella serie Forgetful Detective, ma il nome “Pretty Boy Detective Club” era così attraente che ho dovuto creare una serie a sé stante. (Ndt: Forgetful Detective è un’altra serie di Nisio.)
Anche se ho scritto dei bei ragazzi con la più pura delle intenzioni, non posso fare a meno di chiedermi come altri come Sakamoto-san – che amano leggere grazie alla biblioteca della loro scuola elementare – vedano questa serie. Guardare l’anime ha riaffermato i miei timori.
Sakamoto: Non c’è nulla da temere. Mi ero quasi dimenticata di essere stata ossessionata dal Boy Detectives Club finché non ho sentito parlare di Pretty Boy Detective Club e ho detto: “Mmh, mi suona familiare”. Ho avuto un grande momento di “Eureka!” quando ho capito che il titolo di ogni libro ed episodio era un riferimento alle opere di Ranpo.
Nisio: Ho inventato i titoli di questa serie combinando i titoli delle mie storie preferite di Ranpo, come Strange Tale of Panorama Island e The Case of the Murder on D. Hill, con “Pretty Boy” o “Beautiful”.
Tuttavia, più volumi facevo uscire, più diventava difficile legarli tutti insieme. Di solito scelgo prima un titolo, poi scrivo un contenuto che si abbini ad esso. Il mio piano generale era quello di parodiare ogni singola storia del repertorio di Ranpo.
Sakamoto: Questo chiarisce le cose.
Lei si diletta con i romanzi gialli, Sakamoto-san?
Sakamoto: Mi diletto nei romanzi di suspense, ma non ho letto molti misteri oltre a Sherlock Holmes. Forse perché sono impaziente e non sopporto di non sapere la verità. Dico sempre: “Ditemi già chi è il colpevole!” [ride]
Ecco una domanda per Nisio-san. Ogni volta che leggo un giallo, non riesco mai a prevedere correttamente come si svolgerà la trama o chi sarà il vero colpevole. Il che mi fa chiedere: “Cosa succede nella mente degli scrittori di gialli? Dove trovano questi trucchi?”. Qualche risposta?
Nisio: Mi vengono in mente mentre scrivo. Finché le mie mani continuano a scrivere, le idee continuano a fluire.
Sakamoto: Quindi non pianifichi i finali in anticipo? Affascinante.
Nisio: Per essere precisi, dipende se ci si concentra sui personaggi o sulla trama. Se è sulla trama, allora pianifico in anticipo. E’ più divertente dare libero sfogo ai personaggi, ma se lo facessi per una storia breve, raggiungerei il limite di pagine prima che la trama possa progredire. Per un romanzo completo, tuttavia, preferisco mantenere la trama aperta e concentrarmi sui personaggi. Più improvvisano e meno li controllo, più velocemente il libro si scrive da solo.
Un’occhiata all’ossessione per il mistero di NISIOISIN
Nisio: Non avevo idea che avessi letto Boy Detectives Club alle elementari…
Sakamoto: Beh, mi era completamente sfuggito finché non l’hai tirato fuori prima. [ride]
Nisio: Quando avevo quell’età, volevo diventare un giocatore di baseball professionista. Non ho mai fatto uno sforzo onesto per raggiungere quell’obiettivo – l’idea mi è balenata in testa un giorno, di punto in bianco.
Quell’esperienza potrebbe essere stata la base per l’ambiguo sogno di Mayumi di diventare un astronauta.
Nisio-san, una volta ha detto in un’altra intervista che lei “gode di tutte le forme di intrattenimento come se fossero dei misteri”.
Nisio: Questa è una delle poche cose che ho detto nelle interviste passate che vale ancora oggi. Che si tratti di manga, fiction televisive o film, tendo ad analizzare tutte le storie attraverso la lente di un mistero. I miei scritti seguono la collaudata formula del mistero: si verifica un incidente, nascono un colpevole e una vittima, e ne deriva un conflitto. Parte del motivo per cui i misteri sono così radicati nella mia mente è perché ho letto misteri per un po’ di tempo dopo essere diventato un lettore appassionato. Ora non riesco a non vedere quelle storie.
Una volta che mi sono espanso oltre il genere del mistero, mi sono imbattuto in più storie che non seguivano una formula ordinata. Alcune non avevano incidenti o conflitti da risolvere, altre non avevano colpevoli o vittime presenti. In particolare, le prime storie della serie Monogatari ruotavano intorno alle relazioni vittima-perpetratore. Se ci pensate, erano strutturalmente simili ai romanzi gialli, anche se col passare del tempo è diventato più difficile distinguere tra vittime e carnefici. Ma dato che Monogatari è iniziato in quel modo, ha semplicemente scavato sempre più a fondo in quei temi con ogni sequel.
Per me, non c’è niente di più coinvolgente di un buon mistero.
Romanzi che ti fanno venire voglia di viaggiare vs. Romanzi che vuoi leggere mentre viaggi
Da intenditore di gialli, quale romanzo consiglierebbe a Sakamoto-san, che non ha molta familiarità con il genere?
Nisio: Tra quelli che ho letto di recente, suggerirei The Rainaldi Quartet di Paul Adam. Il protagonista è un anziano liutaio che vive in Italia. Ci sono due tipi di libri: quelli che ti fanno venire voglia di viaggiare e quelli che vuoi leggere mentre viaggi e questa serie è senza dubbio il primo. L’ho letta durante un viaggio e mi ha fatto venire voglia di viaggiare da qualche altra parte.
Sakamoto: Grazie, lo controllerò. Mi piace ricevere raccomandazioni di libri dalle persone.
Sakamoto-san una volta ha scritto un romanzo-saggio intitolato “from everywhere” sul suo viaggio in Europa di 36 giorni, che includeva tappe a Venezia e Roma. In effetti, l’Italia è stata il luogo dove ha scritto la sua prima canzone originale, “everywhere” – abbastanza appropriato, non crede?
Sakamoto: Così anche a lei piace viaggiare, Nisio-san? Sei mai andato a vedere un’aurora?
Nisio: No, non ne ho ancora vista una di persona. Anche se continuo a dire che un giorno lo farò… Spero anche di andare a guardare le stelle in Nuova Zelanda – presumibilmente il posto più bello del mondo – e leggere un libro sotto le stelle, ma non potrò farlo per altri tre anni circa.
Sakamoto: Non è una cattiva idea in questo momento leggere libri che ti fanno venire voglia di viaggiare? [ride]
Nisio: Devi solo tenere sotto controllo i tuoi desideri. In realtà sto per aggiungere altre destinazioni alla mia lista. C’è un numero sorprendente di libri che possono essere letti solo in un momento come questo, quindi sono anche più consapevole se voglio scrivere romanzi da leggere durante i viaggi o quelli che ispirano le persone a viaggiare.
Pretty Boy Detective Club incoraggia gli spettatori a vivere la loro verità
Per concludere, mandi un breve messaggio a tutti quelli che guardano l’anime.
Nisio: Il materiale originale si è trattenuto quando si è trattato di descrizioni visive della bellezza. Tuttavia, l’anime presenta immagini abbaglianti di cieli stellati, estetiche sequenze iniziali e finali, e altre delizie per gli occhi che non possono essere catturate con le parole.
Spero che il pubblico apprezzi non solo le scene prese direttamente dai libri, ma anche gli elementi originali e improvvisati che sono unici per l’anime.
Sakamoto: Sarebbe bello se tutti potessero sintonizzarsi senza dare per scontato che si tratti di un mondo sgargiante pieno di bei ragazzi. Mentre ogni bel ragazzo ha i suoi meriti, sono sicura che c’è gente che si è immedesimata in Mayumi quando ha detto: “Odio le persone belle” nel primo episodio. Eppure anche Mayumi, che ha osservato freddamente come “le persone belle possono farla franca dicendo qualsiasi cosa”, gradualmente scarta i suoi pregiudizi.
Con il tempo, i personaggi rivelano come le loro definizioni di bellezza siano in contrasto con la società, e come restino uniti perché hanno bisogno l’uno dell’altro. Più impariamo su di loro, meno li vediamo come una coppia di belle facce. So che alcuni spettatori si sono commossi quando Michiru ha detto a Mayumi: “Non sei proprio tu quella che non sta prendendo seriamente i tuoi sogni?”
Man mano che la storia continua, il nostro preconcetto che i Pretty Boy Detectives siano fondamentalmente diversi da noi andrà in frantumi, e saremo in grado di mettere a nudo il nostro vero io con loro come ha fatto Mayumi. La serie è stata progettata con tutto questo in mente, quindi per favore datele una possibilità.
C’è solo una cosa migliore della lore di monogatari: la lore di NISIOISIN