Kizumonogatari Kiss-Shot

Traduzione a cura di @IlFavolosoTarlo
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Storia breve pubblicata nel volume 14 del manga Bakemonogatari (Special Edition) e narrata dal punto di vista di Koyomi Araragi.

Poco dopo aver sconfitto l’ultimo dei cacciatori di vampiri, il ragazzo chiede a Kiss-Shot quale sia stato l’avversario più forte mai incontrato nei suoi cinquecento anni da Anomalia.


“A proposito, Kiss-Shot, vorrei cogliere l’occasione per chiederti una cosa. Ti ricordi di quando quei tre cacciatori di vampiri: Dramaturgy, Episode e Guillotinecutter, ti hanno picchiata in maniera completamente unilaterale?”

“Ti trasformo in carbone.”

Mancherei di delicatezza, mi disse lei.

Il vampiro dal sangue di ferro, dal sangue caldo e dal sangue freddo, il re delle anomalie, Kiss-Shot Acerola-Orion Heart-Underblade, mi fissò – venire fissati da lei nella sua forma perfetta mi fece venire i brividi non solo lungo la schiena, ma anche nel sangue.

Ma il carbone?

“Ora che sono tornata completa potrei anche sputare fuoco.”

“A quel punto non saresti più un demone ma Godzilla.”

In realtà immagino che, a quel punto, Kiss-Shot fosse già come un mostro sfascia città.

Inoltre, se quell’uomo di mezza età con la camicia hawaiana, Oshino Meme, non le avesse tolto il cuore, probabilmente i tre cacciatori di vampiri non sarebbero riusciti a prenderle gli arti. Almeno non con facilità.

L’abilità di Oshino nel rubarle il cuore senza che neanche se ne accorgesse era a dir poco impressionante, ma in altre parole, voleva dire che non sarebbe stato in grado di fare una cosa simile contro Kiss-Shot senza coglierla di sorpresa.

Non la chiamano il Re delle anomalie solo per scena.

Anche se si ignorava il fatto che ero attualmente il suo servo, e quindi dovevo vederla sotto una buona luce, avrei detto lo stesso – ed era per questo che volevo chiedere una cosa.

Per semplice curiosità.

“Nei cinquecento anni che hai trascorso in vita – beh, suppongo che tu non fossi esattamente viva, visto che sei un vampiro – come descriveresti il più forte tra gli avversari che hai mai combattuto? Non solo tra i vampiri, o anomalie in generale.”

“Il più forte? Intendi il più forte dopo di me, giusto?”

Anche il modo in cui inclinò la testa era pomposo.

Beh, sì, il più forte dopo Kiss-Shot stessa.

Anche se gliel’ho chiesto a cuor leggero, sembra che abbia avuto cinquecento anni parecchio movimentati, quindi la situazione in cui ci siamo trovati questa volta potrebbe non essere stata necessariamente la sua crisi più grande – aveva avuto esperienze in cui si è sentita ancora più in difficoltà di adesso?

In quanto liceale del terzo anno che aveva affrontato tre battaglie consecutive contro un gruppo che era letteralmente oltre l’umano, non potevo fare a meno di essere semplicemente curioso: c’era stato qualcuno ancora più forte di quei tre?

Doveva esserci.

“La risposta risulta ambigua. ‘Forte’ e ‘debole’ sono solo convenzioni, dopotutto.”

Disse Kiss-Shot, con molta presunzione.

Cos’è, hai intenzione di enunciare qualche filosofia illuminata?

“Per esempio… Servo mio, dal tuo punto di vista, di queste tre battaglie quale hai trovato la più difficoltosa?”

“Mh?”

“Se la domanda venisse posta a me, allora sarebbe come ti dissi: Guillotinecutter risulterebbe il più forte, a seguire Episode, e per ultimo Dramaturgy. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, secondo la tua esperienza i combattimenti più difficili erano nell’ordine inverso, corretto?”

“Mmh…”

Ora che mi ci aveva fatto pensare, poteva essere vero.

Hanekawa era stata “solo” presa in ostaggio nel combattimento contro Guillotinecutter, mentre contro Episode era quasi morta… Il solo ricordarli era assolutamente ripugnante, ma è stato contro Dramaturgy che mi sono trovato il più vicino alla morte. E in quel caso lei non era nemmeno coinvolta, la rappresentante di classe tra le rappresentanti di classe.

Prima di tutto, non sono così sicuro di aver potuto realmente vincere, se quel gigante non si fosse così gentilmente ritirato dal combattimento… Potrei crederci se avesse preso la decisione professionale del “non vale la pena di fare sul serio contro un pivello agli inizi”. In quella sua resa potrebbe esserci stato un piano per lusingarmi e farmi sentire soddisfatto.

Però è anche vero che avevo delle scuse, o meglio delle circostanze – si trattava della mia prima battaglia…

“Stai dicendo che quando si tratta di battaglie la compatibilità conta molto?”

“Io e te siamo pessimi sotto il sole, ma la maggior parte degli esseri che vivono su questa terra non ha problemi con la luce. Ci sono anche esseri che muoiono con l’ossigeno – definiresti come ‘il più forte’ una anomalia che muore per aver mangiato aglio?”

Quindi stava dicendo che anche i forti hanno i loro punti deboli.

L’aglio prima era semplice cibo, ma ora mi ucciderebbe se lo mangiassi.

Allora i più forti del mondo sono i funghi velenosi? Il pesce palla? Però il veleno soddisfa le condizioni mortali solo quando assorbito – senza contare che con il pesce palla ci siamo pure presi la briga di rimuovere il veleno per poi mangiare il pesce.

In questo momento la persona più forte dal mio punto di vista dovrebbe essere Dramaturgy, ma se allargassi la mia prospettiva potrei dire che una mia battaglia ancora più dura è stata contro l’influenza. Una febbre di quaranta gradi che è durata per giorni e giorni. In termini di quante volte ho pensato di morire, i cacciatori di vampiri sono stati una barzelletta…

“E poi, se parliamo di danni mentali, allora le botte prese dalle mie sorelline sono decisamente più schiaccianti…”

“Tutti sono deboli verso la famiglia, dopo tutto. Un altro esempio: del mio primo accompagnatore non ne feci vampiro perché era già forte.”

“Combattere era un evento raro nei miei cinquecento anni di attività.” Disse Kiss-Shot.

“È così? Ho sempre avuto l’impressione che i vampiri fossero assetati di violenza.”

“Questa è un’impressione sbagliata prodotta dai media.”

“Impressione sbagliata prodotta dai media?”

“Con gli specialisti è cacciare ed essere cacciati. Ti sei trovato con tre duelli regolamentati per merito quella camicia hawaiana. Era un suo gioco.”

Capisco.

Cacciatori di vampiri – ecco cosa significava avere quelle persone come nemici. Non era una questione di fuggire per vincere, ma di vincere fuggendo. Dal punto di vista dei vampiri che stavano dalla parte dei cacciati, non era una condizione di parità, tanto per cominciare.

È perché erano state messe in atto così tante contromisure contro di lei che Kiss-Shot era stata spogliata delle sue membra nonostante l’incredibile forza… Per uno come me, che ero appena agli inizi, quelle stesse contromisure mi avrebbero ucciso in un istante. Ecco, è stato solo perché mi è stato dato il tempo di prendere contromisure e strategie che sono stato in grado di sfruttare le debolezze degli specialisti, che non erano abituati a essere quelli inseguiti. Non ho battuto quei tre solo perché sono bravo, meglio tenerlo a mente per il futuro.

Dopotutto, le mie abilità erano solo una frazione di quelle di Kiss-Shot. Se l’hanno attaccata, se l’hanno inquadrata come bersaglio di sterminio perché è forte, allora forse è anche debole… come una specie in via di estinzione che è stata cacciata fino all’eccesso.

“Credo sia come il discorso che i voti a scuola non dimostrano l’intelligenza di qualcuno.”

Anche se c’erano persone come Hanekawa i cui voti e intelligenza coincidevano – mentre lasciamo stare i voti e intelligenza che ho io.

“E ovviamente un assassino non è sempre più forte della vittima.”

Mi ha fatto davvero riflettere.

Avevo segretamente progettato di finire il discorso con il gioco di parole “La forza (tsuyosa) da sola non è applicabile (tsuuyou shinai)”, ma con l’umore attuale non mi sentivo così frivolo – forse era il momento di andarmene con dispiacere dall’uscita laterale (tsuuyoumon).

“Quindi… alla fine non importa davvero se sei forte o debole.”

“Certo che importa se sei forte. Ma essere forte o debole è solo la seconda o la terza tra le priorità, quando si tratta di vincere o perdere.”

Ci possono essere momenti in cui i forti finiscono per perdere, ma sarebbe un errore di giudizio dire che sia meglio vincere da deboli. Magari c’è chi preferisce perdere da forti.

E allora cosa viene al primo posto?

“Ovviamente la prima priorità è scegliere se vivere o morire.”

Anche se si può essere deboli, anche se si può perdere.

Essere vivi è ciò che conta di più – disse l’anomalia immortale. Ed io, non essendo ancora tornato ad essere umano – essere morto per il solo fatto di essere vivo – non sapevo cosa stesse pensando mentre lo diceva.

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