Hitagi End storia breve

Traduzione a cura di @IlFavolosoTarlo
Seguilo su La Cantina del Tarlo e Tarlami


Breve storia scritta dal punto di vista di Kaiki e pubblicata sul quotidiano giapponese Yomiuri Shinbun, successivamente raccolta nell’edizione Blu-ray di Onimonogatari.

In ogni racconto di questo “Yomiuri Monogatari” due personaggi della saga discutono su di un libro famoso, usandone il contenuto come spunto per affrontare temi riguardanti le filosofie di vita.

Questa serie di racconti non ha cronologie precise, ma con “Hitagi Salamander” rientriamo nel periodo di tempo in cui Kaiki e Senjougahara si tenevano in contatto nonostante i loro trascorsi, perciò prendete Koimonogatari (Hitagi End) come serie di riferimento.


Fahrenheit 451 di Ray Bradbury è un libro su un mondo in cui le leggi editoriali, l’oppressione della libertà di parola e la censura vengono rese più rigide ogni volta che tali questioni causano discordia nella società. Un libro sul rogo dei libri, ma si potrebbe anche leggerlo da un punto di vista completamente diverso, e vederlo come un eccezionale prodotto di intrattenimento scritto con umore giocoso. Qualcosa che in ogni caso intrattiene un furbacchione come me. Un altro modo, più interessante, di leggere questo libro, potrebbe però anche essere il farlo senza preconcetti di sorta. Per esempio, il protagonista, Guy Montag, è uno di quelli che bruciano i libri. È un bruciatore di libri che si veste come un vigile del fuoco, cosparge i libri di cherosene e li riduce in cenere. Sembra quasi una rock star, vero? Beh, alla fine incontra una ragazza di diciassette anni di nome Clarisse e lentamente comincia a cambiare. Si potrebbe quindi prenderla come una storia del genere “ragazzo incontra ragazza” e pure molto ben scritta, per quanto Montag non sia esattamente un giovincello.

“Ho già letto Fahrenheit 451, se è di questo che volevi parlare”, diceva Senjougahara con voce fredda. Il suo atteggiamento appariva come se lei non volesse nemmeno chiacchierare con me. Forse non le era piaciuto il mio aver parlato di un capolavoro in quel modo, considerando che questa ragazza è una lettrice onnivora. Un po’ come un fan del mistero che odierebbe se si parlasse di Sherlock Holmes come se fosse una storia focalizzata sui personaggi, e non un’opera di narrativa poliziesca. Ma come leggo un libro è una mia scelta. Tutti i diversi modi di leggere un libro hanno lo stesso valore, non ci sono modi migliori o peggiori. Limitare questa libertà probabilmente sarebbe come sopprimere la libertà di parola.

Sapevo che Senjougahara si sarebbe sentita a disagio se ne avessi fatto cenno, così gliel’ho fatto notare subito, e una volta fatto lei mi è sembrata ancora più scontenta di prima. Naturale.

“Non fare giochetti con me, non era affatto quello che pensavo. La mia memoria è solo un po’ confusa, dato che l’ho letto quattro volte, e la mia impressione ogni volta era diversa. La prima volta, quando ero in seconda elementare, ho letto ‘Fahrenheit’ come ‘Farrah N. Heit’ e ho pensato: ‘chi è?'”

“Come puoi aspettarti che non ti prenda in giro dopo aver sentito una cosa del genere? Se non posso farlo con te, con chi dovrei farlo?”.

Appena le parole sono uscite dalla mia bocca ho pensato: “merda”. Avrei dovuto semplicemente ignorare il suo piccolo aneddoto e continuare la conversazione. Nel momento in cui ho accidentalmente risposto in quel modo, sono stato catturato dalla sua intelligente retorica – sono stato disattento. Il mio criticare arbitrariamente il suo errore ha trasformato questa semplice chiacchierata in una discussione. Questa ragazza melodrammatica ha l’abilità di trasformare la persona con cui sta parlando nel suo pubblico, e lo fa rendendosi ridicola. È uno stile di inganno non adatto a me, personalmente parlando.

“La seconda volta è stata verso la fine della scuola elementare. Ho pensato: ‘Ma la carta brucia a 451 gradi? Una persona prenderebbe fuoco molto prima'”.

“Eri una moccioso perversa, vero?”

“Non posso farci niente, sono stata inospitale per un po'”.

“Inospitale?”

“Un lapsus, volevo dire che sono stata in ospedale per un po'”.

“…”

Senjougahara continuava, ignorando il mio silenzio: “La terza volta… è stata quando ero alle medie, l’ho letto per i compiti estivi. Ci avevo anche fatto un tema esemplare, e bruciato un po’ i bordi della carta per avere degli effetti speciali. L’insegnante si è arrabbiato con me”.

“Questo è quello che definirei un buon maestro. E la quarta volta?”

“La quarta volta fu quando ero al primo anno di liceo” attaccava Senjougahara, ma, come a ricordarsi di colpo qualcosa di spiacevole, iniziò a mordersi il labbro inferiore, obbligandosi con la forza a non parlare. Lo mordeva così forte che avrebbe potuto anche mordersi la lingua. Mi sono chiesto cosa potrebbe mai aver fatto, per zittirsi in quel modo.

Beh, poteva non avere nulla a che fare con le sue impressioni o con il contenuto del libro. Probabilmente non voleva informarmi del periodo in cui l’ha letto, ovvero parlare di quando era al primo anno di liceo. Quasi certamente perché è stato quando ho incontrato questa ragazza. Certo, difficilmente quell’aneddoto si potrebbe definire una storia del genere “ragazzo incontra ragazza”.

“Comunque, l’ho letto quattro volte, ma non ho mai avuto l’impressione che fosse il tipo di storia che intendi tu. Credo si possa dire che l’interpretazione di un romanzo dipenda dal lettore, e che sia questo a rendere i libri uno dei modi migliori per raccontare una storia.”

“Sono solo scioccato di aver trovato qualcuno che ha letto lo stesso libro quattro volte.”

“Mi chiedo come sarà possibile bruciare i libri una volta che quelli digitali si saranno diffusi di più. Non credo che la maggior parte dell’elettronica brucerebbe a 451 gradi.”

“Sarebbe comunque abbastanza caldo da distruggerli.”

E in ogni caso, se si vogliono cancellare dei dati digitali allora ci sono modi più efficienti di farlo, piuttosto che bruciare tutto il dispositivo su cui si trova.

“Capisco”, diceva Senjougahara. “Non importa come fosse negli anni ’50, quando venne pubblicato Fahrenheit 451. Con tutti gli altri tipi diversi di media che ci sono al giorno d’oggi, potrebbe anche non valere la pena di coprire i libri di cherosene e darci fuoco.”

“Mi stai dicendo che le due più grandi invenzioni dell’umanità, il fuoco e la carta, sono già superate? Chissà, non mi sembra ancora il caso.”

Dicono che la gente non sia più interessata alla letteratura.

A quanto pare il numero di persone che leggono libri sta diminuendo.

A quanto pare, a malapena si trovano più persone che leggono libri sul treno. È davvero così? Secondo la mia esperienza personale, raramente saliresti su un treno senza vedere almeno una persona che legge un libro.

“Comunque, anche se non è esattamente “ragazzo incontra ragazza”, il nostro bruciatore di libri, Montag, alla fine inizia ad avere pensieri e idee diverse una volta che incontra Clarisse. Cosa ne pensi?”

“Eh?”

Sembrava voler terminare questa conversazione con me, in fretta, ma Senjougahara ha sollevato una domanda che potrebbe ampliare l’argomento… Mentire era un’opzione, ma avevo deciso di rispondere onestamente.

“Ne sono rimasta molto commossa, naturalmente. È un bruciatore di libri che ha cambiato idea quando ha imparato a riconoscere la bellezza dei libri, e ne è stato poi influenzato. Non ho potuto fare a meno di pensare a me stessa.”

“…”

Stando in silenzio per un po’, sospirava, poi delusa disse: “In realtà…”.

“Io, tra tutti, ho pensato quasi scioccamente: ‘anche una persona come te potrebbe cambiare idea, un giorno.'”

“Non è quello che hai fatto tu, cambiare idea?”

“Sì, però quello era…”

“Non cambiare idea, ma innamorarsi”. Un mormorio, e per la prima volta un sorriso.

Avrei voluto dire che ci doveva essere stato qualcosa di più, dietro alle sue parole, ma per la prima volta non sembrava una frase prefabbricata, così mi sono limitato a ignorarla.

Non mi andava di toccare l’argomento.

Probabilmente mi sarei bruciato se ne avessi parlato, lei è piuttosto focosa. La lezione che dovrei trarre da questo è che, anche se c’è quel vecchio detto secondo cui “ci si può annoverare tra gli amici dei saggi leggendo libri”, ci si può definire amante di qualcuno solo vivendo nel presente con quella persona.

Resta aggiornato
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti